Protocollo generale di trattamento

Premessa: prima di un consulto con Antonio Spera, occorre una visita preventiva del medico di base o di uno specialista, per escludere patologie mediche o medico-chirurgiche. Occorre quindi essersi già sottoposti ad analisi radiologica “TAC”, “RMN” o “RX”.

Verrà condotto un esame muscoloscheletrico che riguarderà il controllo dei movimenti e della postura. L’Osteopata può effettuare una misura della pressione sanguigna, testare i riflessi, la mobilità delle articolazioni e la forza dei muscoli.


Prima di eseguire un trattamento osteopatico occorre conoscere le diagnosi  mediche e le relative e i relativi essami radiologici. Nel momento i cui ci siamo accertato che non ci sono delle controindicazioni si iniziano a valutare la elasticita articolare, muscolare della colonna vertebrale sia in posizione in piedi che sdraiata. Si vanno a testare la lunghezza degli arti inferiori, le articolazioni sacro-iliache e i micromovimenti del cranio.


Si verificano le tensioni musculari cervicali, del dorso e si vanno atestare le tensioni degli organi interni direttamente collegati al diaframma tramite legamenti e tessuto connettivo, del ovario, della vescica, dell’utero.


Si vanno a conoscere le tensioni a livello viscerale tramite il connettivo e cominciamo a testare le varie articolazioni dorsali, dorsolombari e lombari. Si vanno a saggiare i legamenti sacro-iliaci, le rotazioni e i blochi a livello delle anche da ambo le parti e, se ci sono dei blocchi articolari, si fa un trattamento manipolativo nella parte bassa della colonna lombare, a livello in questo tratto di L5, S1, l’ultima vertebra lombare, la prima sacrale.


Si mette in questa posizione e si fa una leggera manipolazione per sbloccare le articolazioni, sia da una parte che dell’altra. Si vanno a ritestare naturalmente i miglioramenti della micromobilità e si va a sentire la mobilità dell sacro che è collegato tramite il tessuto connettivo agli organi interni. Quindi andiamo a ritestare e indurre dei micromovimenti a livello diafragmatico, a livello intestinane e degli organi interni bassi, e andiamo poi a saggiare le articolazioni sacro-iliache e la mobilita delle anche

 

 










Si vedono le tensioni degli arti inferiori e si vanno a mobilizzare le articolazioni cervicali alte e basse.

Si vanno a elasticizzare tutti i tessuti posteriori e se nel caso vi sono delle limitazioni funzionali o dei blocchi articolari, prima si fa un lavoro sui tessuti molli cioè sui muscoli, poi, nel momento in cui c’è una articolazione bloccata, viene manipolata. Si vanno a vedere anche le articolazioni della TM (termporo mandibulare), i muscoli, e si da un lavoro di stretching sulle articolazioni craniali.

Una colonna rigida, poco elastica curva in avanti comprime con il diaframma i visceri sottostanti. Si possono avere delle acidita gastriche, digestione lenta. Nelle donne dolore durante il ciclo.

Con questa tecnica si riesce a rilassare il diaframma e cercare di dare naturalmente, più elasticità su tutto il corpo.

Dopo interventi come il cesareo dobbiamo elasticizare i tessuti sottostanti perche può isorgere dopo poco tempo una lombalgia.

Cerchiamo con queste tecniche di dare un equilibrio biomeccanico che il corpo ha perso interpretando il dolore e i movimenti articolari e viscerali. Non facendo naturalmente diagnosi medica, l’osteopatia non è alternativa alla medicina classica, ma integrativa, nel rispetto soprattutto del paziente in una cultura della salute.

Si tratta di ginnastica che serve per equilibrare ulteriormente allungare le articolazioni che abbiamo operato. Ed alla fine  si fa il test della mobilità generale.

Durante il primo incontro verrà fatto un consulto circa la situazione del paziente, che includeranno domande riguardo ai sintomi e la passata storia clinica. Queste informazioni aiutano l’osteopata a comprendere le origini del problema e concorrono alla formazione della diagnosi.

Va sottolineato che, per poter effettuare un corretto esame ed un trattamento efficace, può essere necessario rimuovere i vestiti nell’area che riporta i sintomi. L’Osteopata quindi indicherà cosa avrà notato dall’analisi preliminare e deciderà un piano di azione con il consenso del paziente.

Sarà necessario un accompagnatore ed il consenso dei genitori per minori di 18 anni.

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