Osteopatia

Che cos’è l’osteopatia?

L’osteopatia è un approccio olistico della medicina tradizionale che si concentra sulla diagnosi ed il trattamento del sistema muscolo-scheletrico (la struttura del corpo di ossa, muscoli e nervi). Più in generale, l’osteopata guarda alle “disfunzioni somatiche”, una compromissione funzionale del sistema muscolo-scheletrico, dei vasi sanguigni connessi e del sistema linfatico. I trattamenti osteopatici includono il massaggio (dei tessuti molli) e le manipolazioni specializzate di ossa e articolazioni.

L’osteopatia è una scienza ed un’arte sanitaria che basa il suo intervento sulla ricerca dei disequilibri e della perdita di mobilità delle diverse strutture anatomo-funzionali del corpo umano.

E’ una medicina non convenzionale che tratta disfunzioni fisiologiche attraverso la manipolazione. Lo scopo dell’osteopatia è quello di riportare una situazione non fisiologica entro dei limiti di normalità fisiologici.

E’ una metodica non aggressiva, applicabile sia ai bambini sia all’adulto, come alle persone della terza età, nei quali questo approccio da spesso risultati inesperati.

L’Osteopatia è nata negli Stati Uniti nel secolo scorso sotto l’impulso di : Andrew Taylor Still. Attualmente, l’osteopatia è riconosciuta ufficialmente negli Stati Uniti, in Canada, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele, in Gran Bretagna, in Belgio, in Svizzera ed in Francia. Tollerata in numerosi paesi europei, è in via di regolamentazione in Italia. Il Parlamento Europeo ha accolto un’istanza in cui si chiede alla Commissione Europea d’intraprendere una procedura di riconoscimento delle medicine non convenzionali. Procedura che è stata intrapresa.

Oggi, gli osteopati italiani escono da scuole che aderiscono ai criteri formativi stabiliti dal Registro degli Osteopati d’Italia.

Principi osteopatici

I sette più importanti principi dell’osteopatia, largamente accettati all’interno della comunità osteopatica:

Il corpo è una unità.
La struttura e la funzione sono reciprocamente inter-correlate.
Il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione (omeostasi).

Quando la normale adattabilità è interrotta, o quando dei cambiamenti ambientali superano la capacità del corpo di ripararsi da sé, può risultarne la malattia.

Il movimento dei fluidi corporei è essenziale al mantenimento della salute.

Il sistema nervoso autonomo gioca una parte cruciale nel controllare i fluidi del corpo.

Ci sono componenti somatiche della malattia che sono non solo manifestazioni della malattia, ma anche fattori che contribuiscono al mantenimento dello stato di malattia.

Questi principi non sono ritenuti dai medici osteopati leggi scientifiche, né contraddicono i principi medici; sono insegnati come fondamenti della filosofia osteopatica riguardo alla salute e alla malattia.

Indicazioni dell’Osteopatia

La medicina allopatica ci ha abituati ad una nomenclatura del tipo: gastrite, sciatica, lombalgia, ecc. L’approccio della diagnosi osteopatica è molto differente da quello della medicina classica, e per questo motivo è molto difficile definire, con i termini abituali, quali siano le indicazioni dell’osteopatia, poiché l’osteopatia non si sforza di curare una malattia ma di ripristinare lo scheletro al meglio delle sue possibilità, di migliorare la circolazione sanguigna, affinché il corpo ritrovi, in sé e attraverso se stesso, lo stato di salute qualunque sia la malattia da cui è affetto.

Indicazioni meccaniche

L’aspetto meccanico dell’osteopatia è il più conosciuto e rappresenta la grande maggioranza delle consultazioni osteopatiche. Poiché riassesta le ossa, i muscoli ed i legamenti, è ovviamente indicatissima nel trattamento delle patologie meccaniche:

  • Colonna vertebrale: dolori e disfunzioni, con o senza irradiazioni, tipo: sciatiche, cruralgie, lombalgie, lombo-sciatalgie, nevralgie intercostali, dorsalgie, cervicalgie, nevralgie cervico-brachiali, torcicollo, ecc.
  • Arti: dolori e disfunzioni di tutte le articolazioni, come distorsioni, tendiniti, blocchi, “reumatismi” ecc.
  • Cranio: dolori e disfunzioni come: mal di testa, emicranie, certe affezioni di carattere ortodontico e della mascella, nevralgie facciali, alcuni problemi degli occhi, alcuni tipi di vertigini, sinusiti, le affezioni craniche dei bambini piccoli legate al parto, ecc.
  • Visceri: I visceri, come tutti gli organi del nostro corpo, si muovono e dunque possono “bloccarsi”. I loro movimenti dipendono da loro stessi e dalle strutture muscolari e fasciali adiacenti. È stato dimostrato che un rene percorre circa 600 metri al giorno nella sua cavità! Se ne percorre solo 300 funzionerà meno bene e ci saranno maggiori possibilità che si ammali.

Quando una lampadina elettrica non si accende, il problema può trovarsi nell’interruttore (la colonna vertebrale) oppure nella lampadina stessa (i visceri), così, problemi quali coliche epatiche, cattiva funzionalità della colecisti, gastrite, colite, diarrea, stipsi, cistite, certe forme di sterilità così come i problemi legati al ciclo mestruale possono trovare rimedio nell’osteopatia.

Indicazioni generali

Abbiamo visto che per essere in buona salute è necessaria l’integrità del nostro sistema di regolazione neurologico, del nostro sistema ormonale, circolatorio e della nostra “struttura”. Le indicazioni generali saranno, dunque, i disturbi funzionali, cioè tutto ciò che funziona male.

Lo scopo è quello di favorire le reazioni normali dell’organismo, favorire cioè le nostre possibilità di autoguarigione, di autoriparazione. La natura è nello stesso tempo il medico ed il farmacista di se stessa. Fino a quando è possibile ripristinare lo stato di salute, le patologie di qualunque tipo esse siano, sono di competenza dell’osteopatia.

Il limite dell’osteopatia si ha quando la malattia ha raggiunto uno stadio tale per cui provoca gravi lesioni anatomiche. In questo caso si è arrivati ad un punto di “non ritorno” ed il trattamento osteopatico risulta inefficace.

Le controindicazioni

Il campo d’azione dell’osteopatia è, dunque, quello della medicina funzionale ed esclude quindi tutte le lesioni anatomiche gravi, ma anche tutte le urgenze mediche. In questi casi, non si tratta più di cercare il “punto debole” che ha permesso l’instaurarsi della malattia, ma di agire urgentemente, poiché la patologia in causa non può più essere combattuta con le sole difese dell’organismo. A questo punto è necessario un “aiuto esterno” per lottare contro l’aggressore o ristabilire equilibri alterati. Ad eccezione di questi casi estremi, l’osteopatia ci permette di ritrovare lo stato di salute, senza timore di provocare effetti secondari indesiderati.

Gli osteopati non fanno miracoli, ma sono al servizio del paziente per aiutarlo a trovare equilibrio, confort ed economia nella vita quotidiana.

“La medicina osteopatica è una professione di assistenza sanitaria di primo contatto (primary contact healthcare profession) che diagnostica e tratta le disfunzioni della mobilità dei tessuti corporei che influenzano lo stato di salute. La medicina osteopatica promuove la salute, il recupero e la prevenzione di sintomi ricorrenti attraverso il suo trattamento non chirurgico, non farmacologico.” -(ed.) 2010, Scope of Osteopathic Pratice in Europe SOPE, Brussels, European Federation of Osteopaths.

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